Università: da gennaio al via stabilizzazione precari
Data pubblicazione: Dec 23, 2017 12:54:4 PM
Il Cda ha approvato la delibera che dal prossimo gennaio 2018 dà il via libero alle procedure di stabilizzazione, previsti fondi per oltre 8 milioni e 800 mila euro. Distefano: “Dopo 10 anni di battaglie è arrivato un gran bel regalo di Natale”.
“Dal prossimo gennaio 2018 il sogno della stabilizzazione per i quasi trecento precari dell’Ateneo di Catania, diventa realtà: per i lavoratori a tempo determinato e PUC è un grande regalo di Natale. Per noi, oggi è giorno di grande gioia ed emozione che arriva dopo una battaglia contro il precariato portata avanti dalla FLC CGIL Catania con ostinazione per oltre 10 anni. Siamo sempre stati convinti della priorità rispetto alla certezza del lavoro per tutti”. Lo dichiara il segretario generale FLC CGIL Catania, Antonella Distefano, commentando la notizia della delibera appena approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Università di Catania che avvierà dal prossimo gennaio le procedure delle stabilizzazioni, prevedendo una spesa di oltre 8 milioni e 800 mila euro (8.864.544,55 euro) di cui 1 milione e 200 mila euro (1.135.088,82 euro) sono relativi ai contratti Co.Co.Co. In ottemperanza al decreto legislativo 75/2017, l’Università di Catania si prefigge due obiettivi: il superamento del precariato e la riduzione definitiva dei contratti a tempo determinato, con l’abbattimento dei costi per il personale non stabilizzato.
“A Catania i precari storici sono 121 la metà dei quali sono nostri iscritti FLC CGIL – prosegue Antonella Distefano – sono quelli rimasti fuori dalla prima procedura di stabilizzazione del 2010-2014, (quando ne sono stati stabilizzati 295) e si tratta esattamente di 53 lavoratori a tempo determinato e 68 PUC”. “Ce ne sono, poi, altri 158 che hanno i requisiti per entrare in questa seconda stabilizzazione (quello di aver svolto tre anni di lavoro, anche non consecutivi, negli ultimi 8 anni).
“I primi step da seguire saranno i seguenti – spiega Antonella Distefano – intanto una prima ricognizione del personale presente nella pianta organica da parte dei vari uffici; dovranno essere, quindi, banditi i concorsi che prevedono la riserva del 50% dei posti in favore del personale precario, così come dovrà essere emanato un nuovo regolamento per il reclutamento del personale tecnico- amministrativo. La delibera, inoltre, – aggiunge Distefano – annulla tutte le graduatorie esistenti per il reclutamento del personale a tempo determinato”.